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Chiara Mugnai // Co-Founder Eoliann

Raccontaci di te, personalmente, del tuo percorso e della tua start up.

Mi chiamo Chiara Mugnai e voglio fregiarmi di essere un'eclettica cosmopolita.

Sono laureata in ingegneria bionica e, come tutti gli ingegneri del ramo biomedico, nella vita sono finita a fare tutt'altro.

Ho vissuto due anni a Londra, città nella quale ho lasciato il cuore, e ho avuto la fortuna di lavorare come data scientist in una startup con ufficio a Clerkenwell (acquistata da Shutterstock nel 2021).

Quando sono tornata in Italia, il lavoro in azienda mi stava stretto e così ho deciso di partecipare a Vento, un programma dedicato ad aspiranti startupper che mi ha dato la possibilità di trovare dei co-founder e far partire Eoliann.

Eoliann vuole ridurre i danni causati da eventi climatici estremi fornendo ad assicurazioni e banche analitiche avanzate sulle condizioni del territorio e delle infrastrutture.

Quale impatto la tua start up pensi stia avendo su altre donne intorno a te?

Penso che la bellezza di Eoliann sia che si occupa di combattere il cambiamento climatico, e questo è un tema trasversale che al giorno d'oggi interessa tantissime persone, indipendentemente dal loro genere.

Attualmente io e il mio team stiamo assumendo e siamo contentə di ricevere candidature anche da parte di professioniste con titoli di studio stellari, che hanno a cuore la causa ambientale. Crediamo che sia un campo che non rimane appannaggio di soli uomini.

Dalla tua incredibile esperienza qual è stata la più grande ricompensa e la più grande sfida nell'essere CTO?

Grande sfida: avere a che fare con la burocrazia italiana posso dirlo? E il bello è che se ne è occupato principalmente il mio socio e CEO Roberto. Scherzi a parte, direi anche tirare fuori la spavalderia per proporre una startup così visionaria agli investitori.

Grande ricompensa: seguire un progetto dal tempo zero e vedere che le persone sono motivate a lavorarci insieme a te.

Qual è il miglior consiglio che hai ricevuto da un mentor?

Focalizzarsi sul rilasciare un prodotto, anche se tecnologicamente non perfetto, metterlo sul mercato e sperimentare.

Quando ti sei sentita maggiormente "empowered" nel corso della tua carriera?

Quando ho ricevuto contemporaneamente due offerte di lavoro a Londra pur essendo un'italiana immigrata con un pessimo accento: ho capito che era un risultato che mi ero guadagnata da sola e che ero riuscita a trasmettere le mie competenze, la mia passione e la mia motivazione.

Da MyChalom pensiamo che ogni badass woman abbia dovuto compiere un passo decisivo per arrivare dove si trova ora. Chiamiamo questo momento "TBS", The Big Step. Qual è stato il tuo?

Licenziarmi da un lavoro a tempo indeterminato ben pagato nella mia città natale e partire alla volta di Torino, per partecipare alla prima edizione di un incubatore di startup dall'esito incerto.

I tuoi 3 articoli preferiti di MyChalom Fall/Winter 2022

I Norah per la forma del tacco, gli Zelda per il colore, e gli Chanel per la fantasia.

Per concludere, il tuo motto da badass woman

Do the scary thing first, and get scared later.” ― Lemony Snicket