Raccontaci di te, personalmente, del tuo percorso e della tua start up
Ciao! Sono Eleonora, ho 38 anni e vivo a Roma dal 2009.
Mi definisco come un’esperta di Digital Marketing, ma ho tanti interessi che arricchiscono la mia persona.
Ho studiato e lavorato tanto per crescere professionalmente motivandomi a cambiare spesso contesto, dalle corporate alle piccole aziende, senza adagiarmi mai nella mia comfort zone. Mi piace pensarmi come una networker per vocazione: adoro mettere in contatto persone e idee e far nascere nuove sinergie!
Fondare Deliverart nel 2019, è il risultato più significativo che ho raggiunto in tanti anni di evoluzione e una sfida quotidiana che mi ricorda di non arrendermi mai.
Quale impatto la tua start up pensi stia avendo su altre donne intorno a te?
Inizialmente non mi domandavo che tipo di impatto potessi avere come founder. Mi sono lanciata nel mio progetto senza farmi troppe domande, in maniera del tutto spontanea.
Solo successivamente ho realizzato invece che il mio ruolo di donna founder potesse essere d’esempio per altre ragazze, riconoscendo nella mia scelta un potenziale d’ispirazione che non mi rendevo conto di rappresentare e che intendo continuare ad onorare.
Dalla tua incredibile esperienza qual è stata la più grande ricompensa e la più grande sfida nell'essere founder?
Dopo 3 anni, credo che a tutt’oggi la più grande sfida sia affrontare ogni giornata con la giusta energia. Non è facile dedicarsi completamente ad un progetto e comporta molte rinunce e grandi compromessi.
Di certo la soddisfazione più grande è quando non solo il potenziale del tuo progetto viene riconosciuto, ma anche quando ti rendi conto di aver creato del valore per tutti gli stakeholder che hai coinvolto direttamente e indirettamente nella tua azienda.
Qual è il miglior consiglio che hai ricevuto da un mentor?
Ne ho conosciuti a decine e decine, ma di sicuro il consiglio che più ho apprezzato è stato quello di lasciar decantare alcune situazioni che sembrano insormontabili prima di prendere qualsiasi decisione, senza dimenticare mai di essere prima di tutto un “essere umano”.
Sembra una banalità, ma perdere la bussola è molto più facile di quanto non sembri e la salute mentale va preservata prima di qualsiasi altra metrica o KPI.
Quando ti sei sentita maggiormente "empowered" nel corso della tua carriera?
Sicuramente con Deliverart. Rappresenta la mia sfida, la mia azienda e la fonte da cui arrivano le soddisfazioni più grandi. Tra i tanti episodi, mi viene in mente che qualche mese fa, monitorando la nostra presenza online, mi sono resa conto che Deliverart è stata citata in una tesi di laurea magistrale come caso studio sul delivery. Mi ha riempito di orgoglio!
Da MyChalom pensiamo che ogni badass woman abbia dovuto compiere un passo decisivo per arrivare dove si trova ora. Chiamiamo questo momento "TBS", The Big Step. Qual è stato il tuo?
Quando ho raggiunto la vera consapevolezza sull’importanza di dire “no”, comprendendo che parte del successo personale dipende dalla capacità di onorare sé stessi e il proprio tempo.
I tuoi 3 articoli preferiti di MyChalom Fall/Winter 2022
Adoro questa domanda. Scelgo sicuramente Charlotte e Ursula, ma vi prego non fatemi scegliere tra gli stivali perché li adoro tutti (specialmente Ginevra!).
Per concludere, il tuo motto da badass woman
Da brava abruzzese, meglio poche parole e chiare che tanta fuffa per non dire nulla :)